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La Via dei Frati

Camminare con il cuore

Autore

laviadeifrati

Mi chiamo Santo Mazzarisi e sono l'ideatore della Via dei Frati. Dopo aver camminato nel 2013 verso Santiago de Compostela, nel 2014 verso Assisi partendo dalla Verna e nel 2015 sul Cammino di San Benedetto, è nato in me il desiderio di camminare nella mia Sicilia e far conoscere i tanti luoghi di pellegrinaggio che riempiono ogni anno le vie e le campagne da Caltanissetta a Cefalù. Dal 6 Agosto 2016 al 14 Agosto 2016, abbiamo percorso i primi km da Caltanissetta a Cefalù. Così, con il tempo, passo dopo passo, quel desiderio è diventato un percorso concreto e attraversato ogni anno da un numero crescente di pellegrini, che scoprono le bellezze della terra di Sicilia, la profonda umanità e religiosità che la caratterizza. Ed ecco qui un nuovo Cammino in Sicilia, La Via dei Frati, che vi aspetta per farvi conoscere il Cuore della Sicilia.

Fratel Biagio Conte

Fratel Biagio Conte
(Palermo, 16 settembre 1963 – Palermo, 12 gennaio 2023)

Eremita, povero tra i poveri, missionario. Sono queste alcune delle parole che potrebbero descrivere Fratel Biagio Conte. Scomparso nel 2023 ha lasciato nel cuore di tanti la gioia dell’amore di Dio e l’urgenza di aiutare i più poveri costruendo a Palermo la sua Missione di Speranza e Carità.

Ha percorso chilometri di strada con i suoi sandali e si è fermato tra gli altri in tanti dei luoghi che sono attrversati dal Cammino della Via dei Frati.

Uomo tra gli uomini, stintilla dell’Amore di Dio, ci piace pensare che camminando sui suoi passi possiamo sentire anche noi la Gioia che non lo abbandonava mai, anche nei momenti di sofferenza.

Clicca sull’immagine per visitare la pagina Web della Missione

La Guida

Dopo 5 anni insieme alla Casa Editrice Arianna nel 2026 arriverà la nuova versione della Guida alla Via dei Frati a cura della Casa Editrice “Terre di Mezzo”.
Per la vecchia Guida la vendita è a cura della Casa Editrice: https://edizioniarianna.it/shop-on-line/la-via-dei-frati-santo-mazzarisi

Per informazioni scrivere a viadeifrati@gmail.com

In arrivo a Gennaio 2026

AGGIORNAMENTO

Abbiamo integrato la guida con due descrizioni che qui ti presentiamo, per rendere il Cammino sempre più sicuro e bello. Buon Cammino

Sostituzione descrizione traccia – pag. 118

Dopo “ la dorsale calcareadolomitica di Cozzo Scaletta D’Alfano che notiamo per la sagoma brulla allungata verso la valle e costellata da numerosi dolmen naturali” sostituire la descrizione  che inizia con : “ Manteniamoci sulla destra …. “ E che finisce con “ …che incontriamo al Bivio Mandarini” con la seguente nuova descrizione: 

“Sulla destra del senso di marcia notiamo dei segnali che ci invitano a tagliare in salita sul prato alla nostra sinistra, dove troviamo altri segnali bianco-rossi e frecce della Via. Alla fine del tratto in salita altri segnali ci invitano a proseguire seguendo il sentiero ben tracciato a terra e segnalato dalle frecce del Cammino. Attraversiamo due piccoli ruscelletti e tratti coperti da vegetazione e aperti. Il tratto prosegue in salita fina alla somma rocciosa, raggiunta la quale scorgiamo già il ponte stradale della provinciale che attraverseremo per un breve tratto. Da lì si prosegue in discesa fino a raggiungere un cancello in legno che potrebbe essere chiuso e che va come i precedenti richiuso al passaggio. Raggiungiamo in breve tempo su un largo sentiero il Bivio Mandarini”.

Si prosegue con “Superiamo la staccionata nei pressi dei segnali CAI…”

Variante pellegrina Pag. 126

La variante pellegrina permette di raggiungere Gibilmanna in meno tempo e rappresenta una variante rispetto al tragitto che porta verso Isnello.

Al rigo n. 17 dopo “Santuario di Gibilmanna” si prosegue :

Raggiunti la provinciale seguiamo la segnaletica che ci invita a scendere a valle. Ci manteniamo sulla strada asfaltata verso valle , superiamo dei grandi capannoni, attraversiamo il ponte in cemento sul torrente e riprendiamo la salita. Giunti a un complesso di case con la presenza di ovini proseguiamo su asfalto verso sinistra e poi verso destra. Seguendo le frecce indicative. Alla fine della salita in asfalto un ultimo segnale ci invita a seguire il sentiero a sinistra e proseguire fino a ricongiungersi all’incrocio della zona “Gurgo” , dove troviamo un’altra freccia della Via e l’innesto con il sentiero che giunge da Isnello”. 

Continua nella guida a pag.128 con “Qui il paesaggio diventa più ampio…”

La Via ….in Bici!!

Ebbene si! La Via dei Frati adesso è percorribile anche in bici! Per gli amici che agli scarponi preferiscono le due ruote per scoprire le bellezze dell’interno siciliano, adesso potranno seguire le tracce gpx dedicate a loro.

Una maggiore attenzione alla sicurezza evita passaggi più complicati ma garantisce comunque un percorso avvincente su 5 tappe da Caltanissetta o San Cataldo fino a Cefalù.

allora che aspettate???

Esplorate la Via dei Frati non solo per camminare con il cuore…ma anche pedalare!!!

bici Via

Per le tracce GPX scrivete a viadeifrati@gmail.com

 

San Cataldo

 

La storia di San Cataldo risulta relativamente recente: fondato nel 1607 dal principe Nicolò Galletti, ebbe da subito una rapida espansione grazie all’emigrazione di numerose famiglie provenienti dai paesi del nisseno e delle Madonie. Ha un impianto urbanistico che ha subito nei secoli numerosi rimaneggiamenti tanto da risultare oggi una cittadina con poche rilevanze architettoniche storiche. Adagiato su una collina erta, lo skyline della cittadina si caratterizza per le sue torri civiche che, provviste di orologi e campane, scandiscono le ore e le ricorrenze festive del comune nisseno.

A pochi km da San Cataldo si estende il sito archeologico di Vassallaggi, un sito preistorico dell’età del bronzo, sviluppato nel tempo in cinque collinette vicine tra loro e che rappresenta un importante esempio di insediamento greco del centro Sicilia, ellenizzato da coloni greci-rodio-cretesi.

Dal 1905 il sito venne fatto oggetto di campagne di scavi, che hanno prodotto il rinvenimento di considerevoli tracce di presenza umana a partire dall’Età del bronzo fino ai primi secoli della cristianità. Rimangono a testimonianza di un fiorente passato resti di mura, case, tracciati urbani, tombe e luoghi di culto. Numerosi manufatti invenuti  sono oggi esposti in diversi musei della Sicilia.

Il territorio di San Cataldo ricade nel Distretto Turistico delle Miniere  grazie alla vicinanza delle miniere di zolfo e salgemma dell’area di Gabbara, fonte di reddito della zona fino agli ’60 del secolo scorso  e attualmente attrazione turistica e culturale. Come in altri paesi della Sicilia a San Cataldo è molto sentita la Settimana Santa che si caratterizza per la presenza dei “Sampauluna” statue colossali in cartapesta che rappresentano gli Apostoli portati in processione la Domenica di Pasqua nell’incontro con il Cristo Risorto.

http://www.turismosancataldo.it/it/

1. San Cataldo > Marianopoli – Variante delle Miniere

Comuni: San Cataldo – Marianopoli

Lunghezza percorso: 22,33 km

Dislivello Positivo Complessivo: 674 m

Dislivello Negativo Complessivo: 614 m

Difficoltà : Impegnativa

La tappa inizia dal Calvario di San Cataldo in Via dei Misteri, sul lato Ovest del paese. I primi 10 km si sviluppano prevalentemente in discesa entrando nell’area boschiva di Gabara fino al guado del fiume Salito. Oltre il fiume, che in estate è ridotto a piccolo ruscello,  inzia la lenta salita verso l’area boschiva di Mustagarufi e di seguito il parco eolico che accompagnerà il viandante fino a Marianopoli.

 

Scarica la Traccia GPS della Variante della Prima Tappa tramite il Q-Code o cliccando QUI!

 

 

 

FRECCIA-ADESIVA
sinistra

8. Castelbuono > Cefalù

Comuni :  Castelbuono – Isnello – (Santuario Gibilmanna) – Cefalù

Lunghezza Percorso: 25,91 km

Dislivello Positivo Complessivo: 797 m

Dislivello Negativo Complessivo: 1.156 m

Difficoltà :Impegnativa

8 Tappa Via dei Frati : Castelbuono > Cefalù. La tappa di conclusione del Cammino della Via dei Frati è proposta nella sua interezza anche se, come per altre tappe più lunghe, può essere divisa in base ai desideri ed alle esigenze del Viandante di fermarsi una notte ancora lungo la Via o raggiungere la meta finale. Si possono in tal senso percorrere gli ultimi passi progettando una sosta a Isnello, oppure a Gibilmanna o infine proseguendo verso Cefalù. Qualunque sia la scelta ci sarà la possibilità di pernottare come descritto nella pagina Ospitalità. Si parte da Piazza Margherita, cuore di Castelbuono e si percorre in discesa  Via Isnello e poi in salita verso la chiesetta della santuzza e da lì sul percorso della vecchia Regia Trazzera fino a intercettare la S.P. 9. Giunti a Isnello percorriamo Via Roma, Via S.S. Annunziata e Via Celso. Dopo la ripida discesa a valle si risale verso Gibilmanna lungo la via dei pellegrini. Dal Santuario si procede verso il sentiero Salvabosco e dopo un tratto montano si percorre la discesa verso Cefalù tagliando in più punti i tornanti della S.P. 54 bis. 

La Tappa 8 prevede una Variante pellegrina, più breve che salta il passaggio del paese di Isnello e giunge in meno tempo al Santuario di Gibilmanna. Segue il percorso effettuato dai pellegrini diretti da Castelbuono a Gibilmanna. La traccia della Variante Pellegrina è scaricabile QUI!

ATTENZIONE

Dopo la discesa di Via Croce Parrino il sottopassaggio su Via del Giubileo Magno è interrotto per lavori: proseguire a sinistra per qualche metro e poi girare a destra in discesa: dopo 2 tornanti si vede una scaletta, scendiamo la prima e la seconda e arriviamo di nuovo a Via del Giubileo Magno. Dopo pochi metri ci ricongiungiamo con la traccia sulla S.S. 113.

 

 

Scarica la Traccia GPS della Ottava Tappa tramite il Q-Code o cliccando QUI!

 

sinistraFRECCIA-ADESIVA

7. Geraci Siculo > Castelbuono

Comuni : Geraci Siculo – Castelbuono

Lunghezza Percorso: 21,89 km

Dislivello Positivo Complessivo: 447 m

Dislivello Negativo Complessivo: 1.140 m

Difficoltà : Impegnativa

7 Tappa Via dei Frati – Geraci Siculo > Castelbuono: Da Piazza del Popolo ci portiamo davanti al grande Bevaio della Trinità. Da qui il percorso si inoltra verso la chiesetta di campagna di San Cosimano. La chiesa si trova in fondo ad un ampio prato. Dopo averla visitata si torna indietro e si prosegue il sentiero un poco nascosto dalla vegetazione, seguendo il profilo della montagna . Superata una zona rocciosa e alcuni cancelli per gli animali si giunge davati alle Serre d’Alfano e da qui si va a sinistra tagliando il prato in salita e seguendo i segnali bianco rosso del CAI e le frecce della Via dei Frati fino all’imbocco del sentiero che entra e esce dalla vegetazione, attraversa un boschetto di agrifogli e risbuca sul sentiero a cielo aperto verso la vetta rocciosa del passo e da lì in discesa verso sud dove intercettiamo la Strada Provinciale. Dopo qualche centinaio di metri arriviamo al nuovo imbocco del sentiero a sinistra e ci inoltriamo in una fitta e varia zona ombrosa fino a Rocca di Gonato, dove si trova un elegante agriturismo, Da qui si raggiunge l’area attrezzata di San Foca e poco dopo una lunga discesa giunge fino a Castelbuono.

 

Scarica la Traccia GPS della  Settima Tappa tramite il Q-Code o cliccando QUI!

 

6. Gangi > Geraci Siculo

Comuni : Gangi – Geraci Siculo

Lunghezza percorso: 13,82 km

Dislivello Positivo Complessivo: 612 m

Dislivello Negativo Complessivo: 279 m

Difficoltà : Media

6 Tappa Via dei Frati – Gangi > Geraci Siculo: Dal Duomo si scende in basso su Via Madrice fino a Via Anteria e in ultimo a Via Porta di Conte fino alla Statale. Dopo il bevaio ottagonale si lascia la S.S. e si percorre il percorso fino alla contrada San Giovanni. Da qui ci immerge in uno stretto sentiero con tracce di mulattiera e nel punto più basso un ponte in pietra. Risalendo verso Geraci si incontrano pascoli di mucche e piccoli appezzamenti coltivati. L’arrivo è sulla strada Statale nei pressi del Bevaio della Trinità. Giunti sotto lo sperone del Castello imbocchiamo la strada in salita, Via Biscucco, poi via Cervo e infine Via Roma fino ad arrivare alla Chiesa Madre di Geraci Siculo.

 

5. Petralia Sottana > Gangi

Comuni : Petralia Sottana – Petralia Soprana – Gangi

Lunghezza Percorso: 13,74 Km

Dislivello Positivo Complessivo: 469 m

Dislivello Negativo Complessivo: 691 m.

Difficoltà : Media

Scarica la Traccia 5 Qui

5 Tappa Via dei Frati – Petralia Sottana > Gangi : Tappa di riposo rispetto alla precedente. Si parte dal Corso Agliata, davanti al monumento ai Caduti e si risale nella zona detto della “Croce”. Da qui si oltrepassa la Provinciale e si prosegue in salita sulla trazzera verso Petralia Soprana: punto di riferimento il campo da tennis. Arrivati al bevaio si procede verso Via Acquedotto Romano fino al Centro di Petralia Soprana ed alla Chiesa del Loreto. Da qui inizia la discesa verso lo Stabilimento ItalKali . Si segue in salita il torrente e riprendiamo la salita verso la zona Pira. Al limite della Statale proseguiamo il sentiero verso Gangi in discesa e dopo aver toccato la quota più bassa una piccola salita, dopo una zona con capannoni, ci conduce fino al Santuario dello Spirito Santo. Da qui è tutta una salita fino alla cima del paese dove si trova il Comune e la Chiesa Madre.

 

Scarica la Traccia GPS della  Quinta Tappa tramite il Q-Code o cliccando QUI!

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